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DIALOGO 8 – AL BAR
Marcello incontra Giancarlo e poi Lucia e li invita al bar per prendere qualcosa con lui.
- Lucia, che cosa prendi? - Veramente ho un pò fretta, ma una birra la bevo con piacere. La vorrei molto fredda. - E tu, Giancarlo, prendi un caffè con me? - Grazie, lo prendo volentieri. - Quanto zucchero? Ne metto due? - Sì, due cucchiaini vanno bene. - Ora però devo proprio andare. Ho una lezione importante. Vi lascio al vostro caffè. - Aspetta un minuto. Ti accompagno. - Compro questi cioccolatini.
- Li compri come sempre per Claretta?
- Sì, ne compro una scatola; ma piccola, perchè Claretta, la mia nipotina, appena li vede, li finisce in un attimo. - Mi accompagni all’autobus? - No, voglio accompagnarti fino all’università, ho la macchina. - Mi lasciate solo, eh? - Tu dove sei diretto? - Io vado in tutt’altra direzione. - Allora mi scuserai se accompagno lei e lascio a piedi te. - Certamente, si capisce: le donne hanno sempre la precedenza.
DIALOGO 9 - UN GIALLO IN TV
Giorgio, appassionato di gialli, racconta a Paolo l’ultimo film poliziesco che ha visto la sera prima alla TV.
- Sei uscito ieri sera, Giorgio? - No, non sono uscito, perchè non avevo voglia: ero molto stanco. - Che cosa hai fatto a casa? - Ho visto un bel film alla televisione. - Che film hai visto? Un film poliziesco. - Io vado pazzo per i gialli. Qual era il titolo e chi era il regista del film? - Non lo so, perchè quando ho acceso il televisore, il film era giò cominciato e la polizia cercava un assassino che andava in giro di notte a uccidere done giovani e belle. - E come le uccideva?
- Le uccideva con una calza di seta che stringeva intorno al loro collo. Quando ho cominciato a vedere il film ne aveva giò uccise tre con questo sistema. - Come è finito il film? Chi era l’assassino? - La polizia è riuscita a scoprirlo? - Non lo so. È un mistero. - Perchè è un mistero? - Perchè alle dieci e mezza è andata via la luce e quando è ritornata, dopo circa un quarto d’ora, il film era giò finito e sullo schermo c’era la pubblicitò delle calze da donna “Mistero”.
E-mail 1 Ciao, Elena! scusami se non ho risposto subito alla tua ultima lettera. Sto lavorando come una pazza perchè devo finire la tesi entro la metà di maggio. Ho già scritto tutti i capitoli centrali; mancano solo l’introduzione che - come sai bene - è l’ultima parte da scrivere, le note e la bibliografia. Ti chiedo un aiuto: non trovo le citazioni esatte di alcuni brani. Le puoi cercare tu in biblioteca? Sto annoiando con le mie richieste tutti i miei amici: se continuo così, presto avrò solo degli “ex” amici. Marco ieri mi ha detto: “Anche quando ti incontro al bar, ormai non ti chiedo più: Cosa prendi? , ma: Cosa cerchi? Che citazione vuoi oggi?”. Voglio vedere lui il prossimo anno, quando toccherà a lui scrivere la tesi! In casa tutti mi prendono in giro, tranne mia madre. Lei è un tesoro: mi ha liberato da tutti i lavoretti che di solito faccio in casa e li ha passati ai miei fratelli (puoi immaginare come sono contenti loro!), prepara i miei piatti preferiti, ripete continuamente a tutti: “Silenzio, per favore! Maria sta lavorando alla sua tesi!”. E come risposta riceve: “Il genio scrive! A quando il Nobel?”. Mi ha appena telefonato Lucia: sta preparando l’esame di letteratura russa contemporanea, e vive praticamente in biblioteca: entra alle nove di mattina e esce alle otto di sera, con una pausa di mezz’ora per un panino al bar. Così dice lei. Ma sai bene che non può stare più di mezz’ora senza fumare, così le pause nel lavoro sono parecchie. E se esci a fumare, trovi gli amici, e se trovi gli amici, due chiacchiere le fai. Ora ti lascio e torno al mio computer. Un abbraccio Mary
ciao, Elena!! ho una bellissima notizia da darti: arrivo presto! Come regalo per la laurea i miei mi pagano un viaggio a Mosca. Devo solo decidere quando venire. Tu sarai a Mosca quest’estate? e avrai un pò di tempo libero? Ho un mucchio di piani: visitare le città dell’Anello d’Oro, tornare a Peterburgo, andare a Pskov. E naturalmente rivedere tutti gli amici. Potrò finalmente accettare l’invito di Natasha a passare qualche giorno nella sua dacja vicino a Mosca. Come va lì da voi, in università? Sono già finiti gli esami? Ho letto sui giornali che a Mosca fa freddo, piove continuamente e che probabilmente quest’anno non ci sarà l’estate. Non so se dire: “Poveretti!” o “Fortunati voi!”. Qui in Italia fa un caldo africano: a Milano ieri c’erano 37 gradi all’ombra e, quel che è peggio, un’umidità altissima. Per fortuna in biblioteca c’è l’aria condizionata, ma poi esci in strada e ti sembra di entrare in un forno. In tutte le fontane vedi turisti con i piedi nell’acqua; qualcuno gira addirittura in costume da bagno. Le previsioni del tempo non danno molta speranza: continuerà il caldo e poi si prevedono violenti temporali. Al sud in molte città manca l’acqua. Ho chiesto a Marco di portarmi al mare sabato e domenica. Risposta: “Sei matta? Ci saranno code di chilometri in autostrada. Io non mi muovo da casa. Il bagno lo puoi fare a casa tua, nella vasca da bagno”. Mi sono arrabbiata, ma forse ha ragione. Come sempre... Adesso spedisco questa lettera e vado a fare un bagno (nella vasca!) A presto Mary
Ciao, amica mia! Ho bisogno di aiuto, del tuo aiuto, dell’aiuto degli amici... Non ci crederai, ma sono depressa. Ma come? Hai finalmente chiuso con l’università, ti sei laureata, hai il futuro davanti... che ragioni hai di sentirti depressa? È vero: non c’è nessuna ragione. Probabilmente è la conseguenza dello stress e della tensione di questi ultimi mesi, dell’improvviso cambiamento del ritmo di vita. Non devo più alzarmi alle sei, mettermi davanti al computer per ore, passare giornate intere in biblioteca. E così non so più che cosa fare. Ho sistemato tutti i documenti, ho finalmente messo in ordine la mia stanza, ho buttato via mucchi di fogli e di appunti. E adesso? A Milano non è rimasto più nessuno, Marco è a Parigi per lavoro (beato lui!), io non posso andare al mare perchè devo fare compagnia alla nonna e dare da mangiare al cane. Non ho voglia di leggere e muoio di caldo. E preferisco non pensare a che lavoro potrò fare. Divertente, no? “Che sarà, che sarà della mia vita , chi lo sa. So far tutto o forse niente, ma domani si vedrà. E sarà, sarà quel che sarà. Gli amici miei son quasi tutti via. Peccato, perchè stavo bene in loro compagnia, ma tutto passa e tutto se ne va...”. Questa canzone sembra scritta per me. Ma tu non hai mai momenti così? Come fai, cosa fai per venirne fuori?
Beh, scrivendo mi è un pò passata la malinconia. Spero di non averla fatta venire a te. Anche tu ti rendi conto che parlando con gli amici tutto diventa più chiaro? Ha ragione Chesterton: “Due non è due volte uno. Due è duemila volte uno”.
Scrivimi! Mary
1. TEMPO PERIODO
2. ORA
3. OROLOGIO - CHE ORA E`?
4. MINUTO- SECONDO- ATTIMO
5. GIORNO - POMERIGGIO – OGGI – IERI- DOMANI
6. NOTTE - MATTINA - SERA - 24 ORE
7. SETTIMANA
Date: 2014-12-29; view: 3089
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